Alta Via della Valmalenco
Un affascinante percorso in alta quota nel cuore delle Alpi Retiche, fra i gruppi del Disgrazia, del Bernina e del Pizzo Scalino, suddiviso in 8 tappe in gran parte sopra i 2.000 metri di quota.
L’Alta Via della Valmalenco è un itinerario per escursionisti esperti, percorribile nei mesi estivi, che tocca 11 rifugi lungo oltre 100 km, con oltre 7.000 metri complessivi di dislivello.
Un gran classico delle Alpi Retiche, un’esperienza che consente a tutti (previa adeguata preparazione fisica ed equipaggiamento di montagna per i tratti più impegnativi) di andare dritto al cuore delle montagne scegliendo l’itinerario principale oppure le varianti che uniscono i principali rifugi della Valmalenco.
Tra pascoli, alpeggi, laghi, boschi, cave e valichi, il tragitto comprende i tratti più panoramici della valle: la conca di Chiareggio, il lago Palù, il vallone dello Scerscen, le dighe di Campo Moro e di Campo Gera, i ghiacciai del Disgrazia, del Bernina e dello Scalino.


VARIANTE 4^ TAPPA: RIFUGIO LONGONI - RIFUGIO MARINELLI
Questa variante oltre che essere spettacolare può essere utile per chi vuole accorciare il percorso di 1 giorno.
Alle spalle del rifugio Longoni una ripida salita ci porta alti sulle pendici della Sassa d’Entova fin verso i 2700 metri di quota. Un traverso in saliscendi attraversa lungamente tutta la montagna.
Dopo aver superato un tratto attrezzato si divalla leggermente approdando al Cian di Bo (2670 m) dove intercettiamo la pista che termina nei pressi del laghetto della Balena dove prendiamo a destra in direzione della forcella d’Entova. Su pietraia costeggiamo il bellissimo lago del Tricheco e vinciamo con una breve salita la forcella d’Entova (2832 m). Scendiamo nel grande vallone detritico, a circa 2500 metri di quota troviamo un bivio, tutte e 2 le alternative sono valide, io consiglio di andare a sinistra, dopo un traverso, ci troviamo in un ambiente spettacolare denominato i Sassi Bianchi per la colorazione delle rocce.
La vista sul gruppo del Bernina è fantastica. Scendiamo sul versante opposto e in breve recuperiamo il sentiero tralasciato poco fa nei pressi del ponticello in legno. Dopo una breve discesa il percorso compie un percorso in senso orario attraversando tutto il circolo del vallone dello Scerscen dominato da gigantesche morene dove alcune ripide salite ci fanno tirare il fiato. Un ultima salita tra le rocce ci permette di approdare direttamente al rifugio Marinelli (2813 m).

